Dr.ssa Cornelia Eickmeyer Specialista in Ginecologia ed Ostetricia - Via Milano, 4, Lanciano

Prevenzione del tumore mammario

Prevenzione del tumore mammario

Visita e ecografia mammaria

La prevenzione del tumore mammario è una delle principali preoccupazioni per la salute delle donne, poiché questo tipo di tumore è il più diffuso tra le donne a livello globale. Tuttavia, grazie agli enormi progressi nella ricerca e nelle tecniche diagnostiche, la diagnosi precoce e la prevenzione hanno drasticamente migliorato le possibilità di guarigione e sopravvivenza. L’importanza della prevenzione è cruciale, poiché permette di identificare la malattia nelle sue fasi iniziali, quando il trattamento è più efficace e meno invasivo.

Autopalpazione e consapevolezza

Un aspetto chiave della prevenzione del tumore al seno è la consapevolezza del proprio corpo. Ogni donna dovrebbe familiarizzare con la forma e la consistenza del proprio seno, in modo da essere in grado di riconoscere eventuali cambiamenti. L’autopalpazione del seno è una pratica semplice ma molto utile, che consiste nel toccare e osservare i seni regolarmente, preferibilmente una volta al mese, per verificare la presenza di noduli, irregolarità, alterazioni della pelle o del capezzolo, o secrezioni anomale.

Sebbene l’autopalpazione non possa sostituire gli esami medici, rappresenta un primo livello di prevenzione che consente di identificare eventuali segnali di allarme in modo tempestivo. Se una donna nota un cambiamento, come un nodulo o un ispessimento nel tessuto mammario, dovrebbe rivolgersi immediatamente al medico per un’ulteriore valutazione. È importante ricordare che non tutti i noduli sono cancerosi: molte alterazioni del seno sono benigne, come le cisti o i fibroadenomi, ma è comunque essenziale escludere con certezza la presenza di un tumore maligno.

Visita senologica

La visita senologica è il secondo livello di prevenzione ed è raccomandata anche in assenza di sintomi. Si tratta di un esame clinico svolto da un medico specialista, il senologo o il ginecologo, che ha l’obiettivo di esaminare la forma, la consistenza e la simmetria del seno, nonché di controllare i linfonodi delle ascelle e della zona sovraclaveare, che possono essere coinvolti in caso di malattie del seno.

La visita senologica dovrebbe essere effettuata regolarmente, anche prima dei 40 anni, soprattutto per le donne che presentano fattori di rischio come familiarità per il tumore al seno o mutazioni genetiche (ad esempio BRCA1 e BRCA2). Durante la visita, il medico può anche discutere dei fattori di rischio personali, offrire consigli su uno stile di vita sano, e pianificare eventuali esami diagnostici aggiuntivi, come l’ecografia mammaria o la mammografia, se necessario.

Ecografia mammaria

L’ecografia mammaria è un esame non invasivo e indolore che utilizza ultrasuoni per esaminare i tessuti interni del seno. È particolarmente indicata per le donne giovani, sotto i 40 anni, che generalmente hanno un tessuto mammario più denso, rendendo più difficile l’interpretazione delle mammografie. L’ecografia è efficace nel distinguere tra noduli solidi e cistici (contenenti liquido), e viene spesso utilizzata come indagine complementare alla mammografia.

L’ecografia può anche essere utile in caso di noduli sospetti rilevati durante l’autopalpazione o la visita senologica, poiché permette di ottenere immagini dettagliate del tessuto mammario e di eventuali lesioni. A differenza della mammografia, che utilizza raggi X, l’ecografia non emette radiazioni, rendendola sicura per tutte le pazienti, comprese le donne in gravidanza.

L’ecografia mammaria è particolarmente utile anche per le donne con protesi mammarie, poiché permette di valutare lo stato del tessuto mammario intorno all’impianto e di individuare eventuali anomalie. È importante sottolineare che l’ecografia non sostituisce la mammografia, ma rappresenta uno strumento complementare in grado di fornire ulteriori informazioni.

Mammografia e ruolo della diagnosi precoce

A partire dai 40 anni, la mammografia diventa l’esame di riferimento per la prevenzione del tumore al seno. È raccomandata ogni due anni, o con maggiore frequenza se la donna presenta fattori di rischio elevati. La mammografia è un esame radiologico che permette di individuare anche lesioni molto piccole, non palpabili, in una fase molto precoce dello sviluppo tumorale.

Sebbene la mammografia possa risultare fastidiosa per alcune donne a causa della compressione del seno necessaria per ottenere immagini chiare, è un esame di fondamentale importanza per la diagnosi precoce del tumore mammario. La diagnosi precoce aumenta significativamente le possibilità di guarigione e riduce la necessità di trattamenti invasivi come la mastectomia o la chemioterapia. In molti casi, quando il tumore viene scoperto nelle sue prime fasi, è possibile trattarlo con interventi chirurgici conservativi e terapie meno aggressive.

Fattori di rischio e prevenzione primaria

Oltre agli esami clinici, la prevenzione del tumore al seno include anche la gestione dei fattori di rischio modificabili. Alcuni dei fattori di rischio più noti includono il fumo, l’obesità, l’uso eccessivo di alcol, e uno stile di vita sedentario. Adottare abitudini sane può ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. Una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, insieme a un’attività fisica regolare, contribuisce non solo a mantenere un peso corporeo sano ma anche a migliorare la salute generale, riducendo il rischio di molte malattie, inclusi i tumori.

Un altro importante aspetto della prevenzione primaria è la riduzione dell’esposizione a ormoni esterni. L’uso prolungato di terapie ormonali sostitutive in menopausa  possono aumentare il rischio di tumore mammario in alcune donne. È importante che ogni paziente discuta con il proprio medico i benefici e i rischi associati all’uso di ormoni, in modo da prendere decisioni consapevoli e personalizzate.

Genetica e prevenzione personalizzata

Per alcune donne, il rischio di tumore al seno è legato a fattori genetici, come la presenza di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2. Queste mutazioni aumentano significativamente il rischio di sviluppare tumori al seno e alle ovaie. Le donne con una storia familiare di tumore al seno o che risultano positive ai test genetici possono considerare strategie di prevenzione più aggressive, come una sorveglianza intensiva con esami più frequenti, l’uso di farmaci preventivi o interventi chirurgici preventivi, come la mastectomia profilattica.

Per queste donne, la prevenzione del tumore mammario non si limita solo agli esami di routine, ma si estende alla pianificazione di un percorso di sorveglianza personalizzato, che tenga conto delle loro specifiche esigenze e condizioni.

Conclusione

La prevenzione del tumore mammario è un processo che coinvolge vari livelli di cura e attenzione, dall’autopalpazione mensile agli esami clinici regolari come la visita senologica e l’ecografia mammaria. Ogni donna può giocare un ruolo attivo nella protezione della propria salute attraverso la consapevolezza e la partecipazione agli screening preventivi. La diagnosi precoce rimane la chiave per migliorare le probabilità di successo dei trattamenti e ridurre la mortalità associata al tumore al seno.

Fissa un'appuntamento ora0872 719304 - 328-3381008