L’endometriosi è una patologia complessa che colpisce milioni di donne in tutto il mondo, caratterizzata dalla crescita di tessuto endometriale al di fuori dell’utero. Recentemente, la ricerca si è concentrata sul ruolo della genetica nella predisposizione a questa malattia. Uno studio pubblicato su Nature Genetics ha identificato diverse varianti genetiche che potrebbero influenzare lo sviluppo dell’endometriosi, aprendo la strada a nuove terapie basate sulla modifica genetica.

La scoperta di questi geni associati alla malattia ha permesso ai ricercatori di concentrarsi su approcci terapeutici che mirano direttamente alle mutazioni genetiche. Questo potrebbe ridurre la crescita del tessuto endometriale anomalo e l’infiammazione cronica tipica della patologia. Inoltre, grazie alle nuove tecnologie di sequenziamento del DNA, è possibile diagnosticare l’endometriosi in modo più precoce e preciso.

Attualmente, i trattamenti per l’endometriosi sono limitati a interventi chirurgici o terapie ormonali, che spesso comportano effetti collaterali significativi. Tuttavia, con lo sviluppo di terapie genetiche personalizzate, si prospetta un futuro in cui le pazienti potranno ricevere trattamenti mirati con minori effetti collaterali e una migliore qualità di vita.

La ricerca in questo campo è ancora in fase sperimentale, ma i risultati iniziali sono promettenti. Alcuni studi preclinici hanno mostrato come la modulazione di specifici geni possa ridurre significativamente i sintomi dell’endometriosi nei modelli animali, e i ricercatori sperano di avviare studi clinici su pazienti umani entro pochi anni.

Fonte: Nature Genetics, 2023.